Per informazioni chiamare +39.0775.395092. Sito in allestimento. Antiche Fornaci Giorgi si scusa per la mancanza di informazioni complete.

Trattamento del Cotto Fatto a Mano

blank spaceball
 

Da sempre le superfici in cotto vengono rifinite con cera d’api ed olio di lino. A questi estratti naturali, si sono affiancati prodotti chimici con particolari proprietà tecniche. Seguono consigli per il trattamento di cotto fatto a mano e ceramiche smaltate.

Cotto fatto a mano
- Operazioni preliminari
     - Sottostrato impermeabile per posa all’esterno
     - Stuccatura
     - Pulizia preliminare
- Effetti ottenibili
- Manutenzione
- Problemi comuni

Ceramiche smaltate
- Operazioni preliminari
- Problemi comuni


bar Trattamento del Cotto Fatto a Mano   Antiche Fornaci Giorgi 1735 Ferentino Frosinone


Cotto Fatto a Mano

Il cotto fatto a mano, essendo un materiale poroso, è soggetto all’aggressione di vari agenti. Per rendere più agevole il suo utilizzo, in casa o all’esterno, o per ottenere particolari effetti visivi, è possibile applicare diversi procedimenti chimici (trattamento).


Operazioni preliminari

Per posa in opera all’esterno sono necessarie alcune considerazioni preliminari.
– Ricordare che le pendenze devono essere eseguite al di sotto dello strato di impermeabilizzazione e devono essere almeno dell’1,5 – 2 %. Se non vengono rispettate le pendenze l’acqua potrebbe stagnare sotto la pavimentazione, sollevando al limite il pavimento o il massetto in caso di forti gelate.
– In tutte le pavimentazioni con strato di impermeabilizzazione è poi necessario uno strato di separazione (detto anche di scorrimento) che può consistere anche in un semplice foglio di polietilene. Ha la funzione di impedire il contatto dello strato impermeabilizzante (normalmente aderente al sottofondo o alla soletta) con lo strato legante (massetto): si evita così la lacerazione dello strato impermeabilizzante in seguito alle diverse proporzioni di ritiro dei materiali.

Prima del trattamento della superficie finita, è possibile evitare che il cotto fatto a mano si sporchi durante la boiaccata (o stuccatura).
– Durante la posa, pulire la superficie dai residui: generalmente sono sufficienti una spugna ed acqua.
– Per evitare che la superficie si sporchi durante la boiaccata, applicare un protettivo isolante provvisorio stendendolo su tutta la superficie con un rullo, o con spruzzo a bassa pressione, o a pennello, oppure con uno straccio.
– Dopo tre ore circa sarà possibile stendere la boiacca sulla superficie.

Per superfici in cotto fatto a mano, vanno attesi prima del trattamento 20/25 giorni se la posa é avvenuta con un procedimento a colla, e 40/45 giorni se é avvenuta a spolvero, ossia con il metodo tradizionale (detta anche “a toppa”).
– Con l’ausilio di uno spazzolone e uno straccio, o di una monospazzola ed un aspiraliquidi, si procede alla pulizia della superficie per eliminare la fuoriuscita di efflorescenze ed eventuali residui cementizi, utilizzando un disincrostante acido. Prima di applicare qualsiasi prodotto, bagnare la superficie con acqua fino alla saturazione.
– Diluire in acqua il prodotto scelto in funzione della quantità e della tipologia dello sporco da ripulire.
– Distribuire uniformemente su tutta la pavimentazione con la monospazzola o con lo straccio.
– Aspettare per qualche minuto perchè agisca, quindi intervenire con la monospazzola munita del disco opportuno o con uno spazzolone.
– Raccogliere i residui con l’aspiraliquidi o con uno straccio.
– Risciacquare tutta la pavimentazione con abbondante acqua.
– Nel caso in cui si manifestassero ulteriori efflorescenze usare il disincrostante acido applicandolo puro, direttamente sulle efflorescenze.


Particolari effetti ottenibili sul cotto fatto a mano

Effetto Bagnato
Per ottenere un effetto bagnato si utilizza un idro-oleorepellente e antisalnitro: l’effetto è il risultato del trattamento che protegge le superfici dall’assorbimento di acqua ed olio e che rende il cotto brillante e lucido, facilitando la manutenzione ordinaria (agevola la normale pulizia con lo straccio).
– Il trattamento può avere inizio solo quando la superficie da trattare risulta perfettamente asciutta e priva di efflorescenze.
– Dopo aver ripulito perfettamente la superficie e dopo averla lasciata asciugare, è necessario trattarla con idrorepellente, antisalnitro, traspirante: se la superficie é una pavimentazione, stendere il prodotto abbondantemente con una pennellessa in maniera uniforme, se la superficie é una parete, utilizzare uno spruzzo verificandone la dose in base all’assorbimento della stessa superficie.
– A 24 ore di distanza dal primo trattamento, a superficie perfettamente asciutta, trattare con una prima mano di oleorepellente ad effetto bagnato, applicando il prodotto uniformemente con un pennello.
– Ad altre 24 ore di distanza dalla prima mano, procedere con una seconda mano leggera ed incrociata rispetto alla prima, per ottenere un effetto bagnato con una tonalità intensa ed una maggiore lucentezza.

Effetto cerato lucido
Per un effetto cerato lucido idro-oleorepellente ed antisalnitro, si applicano cere in pasta e cere liquide, per ottenere protezione dall’assorbimento di acqua ed olio ed un’aspetto lucido e brillante. La pulizia risulta facilitata essendo più agevole e veloce il passaggio dello straccio.
– Il trattamento può avere inizio solo quando la superficie da trattare risulta perfettamente asciutta e priva di efflorescenze.
– Dopo aver ripulito perfettamente la superficie e dopo averla lasciata asciugare, è necessario trattarla con idrorepellente, antisalnitro e traspirante, stendendo il prodotto abbondantemente con una pennellessa in maniera uniforme.
– A 24 ore di distanza dal trattamento, a superficie perfettamente asciutta, la superficie deve essere trattata con una prima mano di cera in pasta, di colore neutro oppure colorata.
– Applicare uniformemente la cera pura con un panno asciutto, con uno straccio o con una pennellessa, adoperando le quantità necessarie a trattare piccole superfici per volta.
– Nel caso in cui la cera risultasse troppo densa, si consiglia di adoperare una spatola per ammorbidirla mescolandola, e se necessario, di scaldarla a bagnomaria o di avvicinarla ad un termosifone.
– A 8 ore di distanza dalla prima mano di cera, trattare la superficie con una seconda mano incrociata rispetto alla prima.
– Ad ulteriori 8 ore di distanza dalla seconda mano di cera, stendere una mano di cera liquida per rendere la superficie lucida e brillante. Stendere direttamente la cera pura con un panno morbido e umido.
– Attendere 30 minuti circa prima di lucidare con una lucidatrice o con un panno asciutto di lana.

Effetto cristallizzato
L’effetto cristallizzato dona alle superfici un aspetto vetrificato e lucido.
– Trattare la superficie con un idrorepellente e antisalnitro a base d’acqua, stendendo il prodotto in maniera omogenea con un pennello o con un rullo.
– A 24 ore di distanza dal trattamento, la pavimentazione deve essere trattata con una mano di oleorepellente cristallizzante, con un rullo o con un pennello in maniera uniforme.
– Ad ulteriori 24 ore di distanza dalla prima mano, trattare la pavimentazione con una seconda mano di oleorepellente cristallizzante.
– Il pavimento sarà calpestabile dopo due giorni dall’applicazione del prodotto.

Altri effetti
Alcune ditte propongono anche un effetto satinato ed uno opaco.


Manutenzione

I pavimenti di cotto possono essere mantenuti a cera grassa o a cera acrilica. La manutenzione a cera grassa ha il pregio di mantenere una maggiore lucentezza. Le cere acriliche, metallizzate autolucidanti, hanno lucentezza vicina a quella della cera grassa ma sono più robuste. Per la stesura è sufficiente, dopo avere lavato il pavimento, passare con lo straccio bagnato una soluzione di 3/4 di acqua ed 1/4 di cera. Questa asciugherà in pochi minuti autolucidandosi.

Per la manutenzione ordinaria, ripetere un passaggio di cera liquida diluita.

Qualora si voglia rimuovere un vecchio trattamento, un trattamento sbagliato o per semplice manutenzione, procedere come segue.

- Per cotto fatto a mano trattato con cere o con olio di lino, allo scopo di riportare la superficie allo stato iniziale utilizzare un decerante a base solvente ad elevato potere solvente, applicando il prodotto uniformemente con un pennello. Dopo l’applicazione di agire energicamente sulla superficie con l’aiuto di una monospazzola munita di disco opportuno quindi asportare la cera rimossa con un aspiraliquidi. Ripulita la superficie si può procedere ad una nuova applicazione delle cere.

- In caso di superfici trattate con cere metallizzate, resine filmanti all’acqua o cere di manutenzione, utilizzare un decerante a base d’acqua per cere diluito. Applicare il prodotto sulla superficie perfettamente asciutta, omogeneamente, con uno straccio. Passare sulla superficie con monospazzola munito di disco opportuno. Asciugare quindi con l’aspiraliquidi e risciacquare abbondantemente con acqua per asportare la cera rimossa. Ripulita la superficie si può procedere ad un nuovo trattamento.


Problemi comuni per superfici in cotto fatto a mano

Cotto fatto a mano non trattato
– Per cotto fatto a mano non trattato, se sono comparse macchie nere (dovute all’ossidazione), si sappia che tali macchie non vengono rimosse dall’acido. Occorre un detergente alcalino particolarmente forte.
– Per cotto fatto a mano non trattato con macchie d’olio, è opportuno spruzzare uno smacchiatore spray, lasciando agire qualche minuto per poi rimuovere i residui con una spazzola.
– Per cotto fatto a mano non trattato, se sono rimasti residui di stucco, utilizzare un acido forte.
– Per cotto fatto a mano non trattato, se sono riapparse efflorescenze generalmente non si sono rispettati i tempi di lavaggio. Nel caso in cui si dovesse verificare questa circostanza, intervenire con acido forte.

Cotto fatto a mano cerato
– Per cotto fatto a mano cerato, se sono cadute gocce di olio caldo, è necessario applicare il più velocemente possibile uno smacchiatore spray, lasciando agire qualche minuto, per poi spazzolare. Lo smacchiatore aggredisce però anche le cere, per cui si deve passare un decerante per rimuovere completamente la cera e successivamente si deve riapplicare sulla zona adeguata cera in pasta neutra o colorata. Se la pavimentazione è all’esterno, dopo l’applicazione dello smacchiatore, va ripristinata l’idrorepellenza e l’oleorepellenza con gli appositi prodotti.
– Per cotto fatto a mano cerato, se sono cadute gocce di olio freddo, basta un detergente.
– Per cotto fatto a mano cerato, se sono cadute gocce di alcool o di ammoniaca, applicare un decerante ed eseguire di nuovo il trattamento scelto sulla zona. Si consideri che l’ammoniaca e l’alcool sbiancano la cera.
– Per cotto fatto a mano cerato, se sono apparsi segni neri causati dai tacchi delle scarpe, applicare detergente. Se il fenomeno si verifica con una certa frequenza significa che la cera in pasta va riapplicata, previa utilizzo di un decerante.
– Per cotto fatto a mano cerato, se sono apparsi segni bianchi causati dai tacchi delle scarpe, vuol dire che sulla superficie c’è cera in eccesso. Lavare con acido ed evitare di passare cera liquida di manutenzione.
– Per cotto fatto a mano cerato, se la cera sotto un vaso é diventata più chiara, lo sbiancamento potrebbe esser dovuto ai sali trasportati dall’acqua, e sarà sufficiente rimuoverli con acido. Se invece l’acqua ha aggredito la cera, sarà necessario decerare, applicare cera in pasta e poi cera liquida a distanza di 8 ore.

All’interno
– Spesso quando si usano cere metallizzate si accumulano con il tempo strati di cera da manutenzione. In questi casi é sufficiente decerare e ripristinare lo strato ceroso con la cera idonea.
– Se la pavimentazione, malgrado la manutenzione, ha perso l’originaria bellezza é necessaria una manutenzione straordinaria con decerante e successivo ripristino dello strato ceroso.
– Se il pavimento, dopo la manutenzione, risulta opaco, è sufficiente passare un panno di lana o la lucidatrice.

All’esterno
– All’esterno, in casi limite, un trattamente impermeabilizzante eccessivo può annullare la naturale traspirazione del materiale, e quindi l’evaporazione dell’umidità sottostante. E’ quindi generalmente consigliato di evitare il trattamento di cotto fatto a mano destinato a pavimentazioni esterne.
– All’esterno, se la pavimentazione si è annerita a causa degli agenti atmosferici, è sufficiente applicare una acido opportunamente diluito.
– All’esterno, se la pavimentazione si è annerita a causa dei pneumatici dell’auto, intervenire con decerante o detergente.
– All’esterno, se sono cadute gocce di olio caldo, applicare smacchiatore, ripristinare poi l’idrorepellenza ed eventualmente l’oleorepellenza.


bar Trattamento del Cotto Fatto a Mano   Antiche Fornaci Giorgi 1735 Ferentino Frosinone


Ceramica Smaltata

Lo smalto superficiale delle ceramiche protegge da usura e sporco, sono per questo indicate in bagni e cucine.

Il trattamento può avere inizio solo quando la superficie risulti perfettamente asciutta.
– E’ fondamentale ripulire gli smalti dai residui di posa e dallo sporco da cantiere subito dopo la posa: si procede applicando un disincrostante acido, diluito in un rapporto 1:10, con l’ausilio di uno spazzolone e uno straccio o di una monospazzola ed un aspiraliquidi.
– Dopo averlo distribuito uniformemente su tutta la superficie, aspettare qualche minuto affinchè l’acido agisca, quindi intervenire con la monospazzola munita del disco opportuno o con uno spazzolone. Raccogliere i residui con l’aspiraliquidi o con uno straccio.
– Risciacquare tutta la pavimentazione con abbondante acqua.
– Dopo aver lasciato asciugare per 24 ore circa, è necessario trattare la ceramica craquelè con un protettivo antimacchia, stendendo il prodotto abbondante ed uniforme con una pennellessa.
– La ceramica rustica può essere invece trattata con oleorepellente più un cristallizzante, steso con un rullo o con un pennello in maniera uniforme.
– La superficie è utilizzabile dopo due giorni dall’applicazione dei prodotti.

Per la manutenzione ordinaria è sufficiente un detergente delicato diluito in acqua, con l’aiuto di uno straccio ben strizzato, passato più volte.


Problemi comuni per superfici ceramiche smaltate

– Se le fughe del pavimento assorbono sporco o umidità e si macchiano, pulirle a fondo con un detersivo in polvere ed una spugna metallica. Proteggere in seguito le fughe con un protettivo antimacchia.
– Se la superficie presenta il fenomeno del cavillo, ovvero screpolature della ceramica che rendono assorbente la superficie, è opportuno intervenire con un protettivo idrorepellente.
– Se la ceramica smaltata si è macchiata con sporchi colorati come inchiostro, caffè, vernice, vino rosso, applicare un detergente concentrato e sciacquare abbondantemente con acqua.

 
Sunday, September 20th, 2009 | Posted in Catalogo Cotto fatto a mano