Per informazioni chiamare +39.0775.395092. Sito in allestimento. Antiche Fornaci Giorgi si scusa per la mancanza di informazioni complete.

Produzione di elementi su progetto o...

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Antiche Fornaci Giorgi dispone di un laboratorio interno attrezzato per:

- realizzazione di stampi in gesso e legno, con possibilità di disporre di piccole presse e estrusori
- produzione specialistica a mano di oggetti in cotto, ceramica smaltata, gres, porcellana
e altri tipi di materiali ceramici
- produzione non specialistica di oggetti in altri materiali, come cemento, bronzo, vetro, resine
- taglio con disco diamantato, taglio ad idrogetto e fresatura a controllo numerico per lavorazioni successive di tali oggetti

E’ possibile quindi produrre elementi su progetto o campione per:

- realizzazione di prototipi di design o altri pezzi speciali per architettura
- reintegro di parti mancanti in pavimentazioni, murature, rivestimenti, coperture
- riparazione o sostituzione di oggetti di pregio o di parti mancanti
- riproduzione di elementi non più in commercio

Il servizio è rivolto a chiunque: aziende, progettisti, esecutori, accademici, studenti, appassionati.
Antiche Fornaci Giorgi si rende disponibile alla produzione conto terzi, alla cooperazione ed in alcuni casi anche al finanziamento del progetto.
L’azienda assicura il dispiegamento di tutti i propri saperi ed il massimo impegno nella realizzazione di un prodotto simile all’originale o ai dati di progetto, ma richiede alla committenza altrettanta flessibilità sui tempi di produzione e consegna, essendo questi impossibili da stimare. L’ingegnerizzazione di un nuovo prodotto è infatti il procedimento più complesso che la linea di produzione di una fabbrica possa attraversare.

 

Indice

Realizzazione di prototipi
Reintegro di parti mancanti
Riparazione o sostituzione di oggetti
Riproduzione di elementi non più in commercio
Aspetti del procedimento di creazione di un oggetto

 

 

Realizzazione di prototipi

Progettisti, accademie e scuole di design hanno spesso bisogno di realizzare oggetti in materiali ceramici da esporre, fotografare, inviare come campioni.
Antiche Fornaci Giorgi si rende disponibile alla realizzazione di prototipi, tirature limitate e produzione in serie, eventualmente anche in partnership economica e commerciale con la committenza.
La realizzazione di un prototipo rientra generalmente in una spesa di € 500, assumendo come già svolta la necessaria fase di progetto, modellazione 3d o disegno cad e rendering fotorealistico. La prototipazione rapida o la realizzazione dell’oggetto in scala 1:1 con altri materiali è facoltativa ma apprezzata, poichè su tali oggetti è possibile realizzare immediatamente uno stampo.

 

 

Reintegro di parti mancanti

Nelle operazioni di restauro capita spesso di incontrare parti mancanti, spaccate o fortemente deteriorate in pavimenti, rivestimenti o coperture in cotto fatto a mano o ceramica smaltata.
Il reintegro avviene riproducendo mattoni delle stesse dimensioni e qualità, sui quali Antiche Fornaci Giorgi riesce a simulare anche la patina del tempo, affinchè siano perfettamente camuffati attorno agli originali circostanti.
Il procedimento prevede un lieve sovrapprezzo rispetto ai mattoni in normale produzione, partendo dai 50€/mq.

 

 

Riparazione o sostituzione di oggetti

E’ possibile ricomporre oggetti di pregio rotti (sculture, vasellame, stoviglieria, mattonelle decorate a mano), ricostruendone eventualmente le parti mancanti. Si realizzano altrimenti copie sostitutive.
Questo si applica in particolare a fregi e altre caratteristiche architettoniche esposte alle intemperie, allo smog, ad incidenti e demolizioni.
I costi variano caso per caso, e sono proporzionali alle dimensioni ed alla complessità dell’oggetto.

 

 

Riproduzione di elementi non piu’ in commercio

Accade spesso che  i rivestimenti ceramici sulle facciate di un palazzo si distacchino, lasciando dei vuoti.
Altre volte è necessario rompere il rivestimento per operazioni di manutenzione di un tubo murato.
Altre ancora si vuole realizzare una parte aggiuntiva che sia del tutto simile a quelle già presenti.
In questi casi sostituire completamente i prodotti già presenti risulta antieconomico.
Antiche Fornaci Giorgi può riprodurre numerosi prodotti con varie tecniche. Il procedimento risulta lungo e laborioso, ed è spiegato nella seguente sezione Aspetti del procedimento di creazione di un oggetto.
La realizzazione di un campione per l’approvazione presso la committenza varia da €100 a €400.
Potendo le tirature variare tra le decine e le migliaia di pezzi, il prezzo del singolo elemento diminuisce con l’aumentare della quantità richiesta.

 

bar Produzione di elementi su progetto o riproduzioni da campione   Antiche Fornaci Giorgi 1735 Ferentino Frosinone

 

 

Aspetti del procedimento di creazione di un oggetto

Produrre copie fedeli ad un campione è un procedimento non univoco, fatto di numerosi tentativi.
In questa sezione si elencano le fasi di lavorazione per sottolineare come sia impossibile determinare tempistiche esatte.
I procedimenti descritti si riferiscono al metodo seguito da Antiche Fornaci Giorgi, ovvero la produzione di oggetti interamente fatti a mano. Sistemi di automazione possono essere inseriti nel processo produttivo qualora siano richiesti grandi volumi: superiori alle 20.000 unità per pezzi geometricamente regolari e alle 500 unità per pezzi complessi. Questo trade-off dipende ovviamente anche dal budget disponibile e dal prezzo di vendita dell’oggetto finito.
Si procede nella seguente maniera:

       Analisi del materiale. Nella creazione di oggetti va studiato il tipo di materiale richiesto, eventualmente tramite una campionatura delle possibili consistenze al tatto e trame superficiali.
Nelle riproduzioni, identificare il materiale originale facilita la realizzazione di colorazioni e trame immediatamente compatibili, ma a volte i componenti non sono riconoscibili tramite una semplice ispezione visiva. Questa fase contempla quindi una eventuale analisi con attrezzature apposite, non disponibili presso Antiche Fornaci Giorgi. Risulta quindi molto apprezzata una analisi preventiva da parte della committenza o quantomeno la comunicazione di modello, produttore e anno di produzione del dato oggetto.

       Scelta delle materie prime. La ceramica è un campo vastissimo, che prevede innumerevoli composti con diverse finiture, consistenze, trame, colorazioni, carratteristiche tecniche. Questi composti non sono sempre immediatamente disponibili o reperibili.
Antiche Fornaci Giorgi dispone di cave di argille ferrose, poco ferrose e non ferrose, con le quali è possibile realizzare qualsiasi mattone fatto a mano per architettura in maniera pressoché immediata. Ma nelle numerosissime varianti del mondo della ceramica, a volte i materiali vanno ordinati presso appositi produttori, con tempi lunghi tra la scelta in cataloghi enciclopedici e la consegna di piccole campionature (tra l’altro non sempre possibile) tramite corriere presso lo stabilimento. Si tenga in conto che – per motivi di resistenza, durata, facilità di stampaggio – a volte si decide di utilizzare anche composti differenti dall’originale, ricominciando dall’inizio il procedimento.

       Realizzazione dell’impasto campione. Si realizza una ricetta riproducibile che cerca di imitare la finitura desiderata e il colore di base della massa dell’oggetto, con un contenuto di acqua adeguato alla tecnica di realizzazione scelta.
Nelle riproduzioni, qualora l’oggetto presenti una colorazione a tutta massa specifica a volte si incontrano difficoltà aggiuntive, poiché la ricerca dell’esatto tipo di colorazione tende a modificare anche i ritiri dell’intero pezzo. I campioni di impasto vanno cotti per controllare il risultato.

       Realizzazione di un oggetto campione. Lavorando un panetto di materiale interamente a mano, si costruisce il campione su cui realizzare il primo stampo. Successivamente l’oggetto padre va rifinito, essiccato e cotto, altrimenti l’impasto liquido usato per creare lo stampo lo scioglierebbe. Questo oggetto deve essere più grande dell’originale, per compensare il ritiro del materiale di cui è composto lo stampo e anche il futuro ritiro dell’oggetto creato tramite lo stampo stesso: la fase del doppio ritiro richiede innumerevoli prove.

       Realizzazione di stampi con dimensioni calibrate. Per ottenere la giusta plasticità, l’impasto contiene una adeguata dose di acqua. Prima della cottura l’oggetto va fatto completamente essiccare: l’evaporazione causa ritiri non lineari sulle tre dimensioni, ampiamente variabili anche a seconda dei componenti chimici dell’impasto (dal 4 al 28%). Analizzati i ritiri, va costruito un nuovo stampo con dimensioni rettificate e ripetuto il procedimento. Su oggetti geometricamente regolari generalmente è garantita l’ottima corrispondenza di forme e dimensioni.

       Prove di cottura. Vanno calcolati gli esatti tempi e temperature, costruiti cestelli in materiale refrattario per posizionare i pezzi in maniera adeguata, affinché cuociano correttamente, non si attacchino tra loro e non si deformino. Alcuni impasti ritirano ulteriormente durante la cottura, aggiungendo un’altra variabile difficile da controllare.

       Produzione dei pezzi in serie. Si realizzano più stampi uguali, si producono i pezzi che vanno fatti essiccare e vanno in seguito rifiniti. Per tirature superiori alle 3.000 unità si realizzano anche 100 stampi (anch’essi rappresentano un costo di tempo e denaro), con una produzione di 100/300 pezzi al giorno. Si consideri infatti che alcuni pezzi vanno lasciati indurire nello stampo prima di essere distaccati, e che non è possibile utilizzare in continuazione un singolo stampo di gesso perché il contenuto di acqua dell’impasto lo deteriora.

       Eventuale lavorazione meccanica. Sia prima che dopo la cottura, ma mai su oggetti smaltati, è possibile eseguire incisioni, marchiature, carteggiatura della superficie, molatura dei bordi, rettifica delle dimensioni o taglio. Qualora sia necessario un oggetto geometricamente regolare di grande precisione, sono possibili tolleranze di 0.8mm grazie ad una successiva lavorazione tramite taglio ad idrogetto, possibile solo su oggetti già cotti.

       Prova colore sui pezzi in serie. E’ il procedimento più laborioso in quanto i risultati della colorazione non sono mai prevedibili a priori, ma solo dopo la cottura. La somma delle reazioni chimiche che avvengono tra substrato, ossidi, composizione dell’atmosfera interna al forno, residui della lavorazione ed altri eventuali composti indesiderati sono assolutamente imprevedibili e non riproducibili. Questo è il motivo per cui non è possibile richiedere che la colorazione risultante sia esatta e costante su tutta la produzione. Con una serie di prove, si sceglie la ricetta che produce il risultato più vicino al campione. Si ricordi inoltre che la patina del tempo trasforma i materiali: non è quindi possibile prevedere come si trasformerà la copia rispetto agli originali, fatto da considerare in particolare nel caso di reintegro di parti mancanti con presenza di elementi circostanti originali.

       Eventuali smaltature successive. Per ottenere dati risultati di colorazione o finitura superficiale, non sempre basta una sola smaltatura. L’oggetto non smaltato va essiccato e cotto ad esempio a 1.100°C; la mano di fondo della smaltatura va essiccata e per vetrificare deve essere cotta con una seconda cottura ad esempio a 980°C; le decorazioni o l’applicazione di decalcomanie per ceramica vanno eseguite, essiccate e cotte di nuovo con una terza cottura ad esempio a 910°C. Questo significa un grande aumento dei tempi di realizzazione e dei costi di un dato oggetto.

       Imballaggio. Anche un accurato imballaggio richiede del tempo. Non tutti gli oggetti infatti possono essere confezionati con le scatole utilizzate nel normale ciclo di lavorazione dell’azienda, come del resto oggetti prodotti in serie necessitano di apposita confezione ed etichettatura. E non sia mai che dopo tanto lavoro il risultato arrivi a destinazione rotto, quindi anche ideare la maniera giusta per impilare gli oggetti su pallet richiede del tempo.

Per una stima delle tempistiche, si ricordi sempre che ogni singola prova va fatta essiccare 48/72 ore e va cotta: per completare una cottura si impiega a volte più di una settimana tra riempimento del forno (sarebbe antieconomico cuocere un solo pezzo alla volta, quindi va sfruttato l’intero volume riempiendolo con altri prodotti), cottura (lento aumento della temperatura, stazionamento alla temperatura massima desiderata) e raffreddamento (non è possibile aprire il forno immediatamente: è necessario aspettare che la temperatura scenda lentamente onde evitare fratture dei pezzi al suo interno, dovute allo shock termico).

 

 
Friday, March 9th, 2012 | Posted in Bagni e Cucine in muratura, Bricolage, Hobby, Oggetti, Camini e Comignoli, Coperture, Finiture e Decorazioni, Pavimenti, Pezzi Speciali, Rivestimenti, Scultura, Servizi, Smalti, Sottotetti e Volte decorate, Stampi e prototipi, Targhe e Stemmi, Vasi, Orci, Fioriere